07/05/2024
Negli articoli di CSI
Perché la creazione di una federazione europea è essenziale dal punto di vista economico?
Scritto da : Maxime MAURY

Un problema clandestino :
Le vere questioni strategiche sono in gran parte sfuggite alla campagna elettorale europea.
Sono stati redatti segretamente dei testi per introdurre nel prossimo futuro la regola della maggioranza nel Consiglio europeo e consentire così all’Unione europea di trasformarsi in una Federazione. Mario Draghi, ex capo del governo italiano e presidente della BCE, è pronto a guidare la Commissione europea (o il Consiglio) in questa trasformazione radicale.
Sono state esaminate tutte le ipotesi:
La Federazione potrebbe essere formata senza la Polonia o l’Ungheria, con l’Unione europea che diventerebbe un secondo cerchio attorno al nucleo federale dell’euro.
Ciò che rimane dubbio in questa prospettiva è che, da un lato, i popoli non verrebbero consultati. Dall’altro lato, il quadro federale basato sulla sussidiarietà rimarrebbe poco chiaro. In una federazione, solo ciò che non può essere trattato meglio a livello di base viene trattato a livello centrale. Una federazione veramente ben progettata restituirebbe quindi i poteri alle nazioni (standard). Per il principio stesso di sussidiarietà.
Nonostante queste riserve sul metodo, ci sono diverse ragioni per cui la trasformazione federale dell’eurozona è imperativa.
Ecco i sei principali:
1) Una moneta unica non può durare senza un’unione dei trasferimenti:
Dal lavoro del premio Nobel Robert Mundell sappiamo che in un’unione monetaria la ricchezza tende a concentrarsi al centro. Questo è il principio di : Questo è il principio “il denaro va al denaro”, che deriva dalla competitività e dall’impossibilità di correggere le distorsioni attraverso la svalutazione.
Nel 2020 è stata avviata un’unione di trasferimento con il piano Next Generation da 800 miliardi per la transizione energetica. Ma ci scontriamo con tre difficoltà che richiedono una struttura federale:
– Degli 800 miliardi previsti, solo un quarto è stato utilizzato a distanza di 4 anni;
– Né il debito né la tassazione federale (carbon tax alle frontiere) sono all’ordine del giorno;
– La forza centrifuga naturale è tornata al galoppo.
2) L’eurozona ha bisogno di una “Unione dei risparmi e dei finanziamenti” per compensare la concentrazione di ricchezza al suo centro:
Le eccedenze sono concentrate nel nord, ma le esigenze di investimento sono ovunque. La zona euro è attualmente molto indietro rispetto agli Stati Uniti in termini di investimenti, R&S e produttività. Dobbiamo quindi permettere ai risparmi di fluire verso sud e verso la periferia. Questo è ciò che Enrico Letta chiama Unione del Risparmio e del Finanziamento. Essa consentirebbe di utilizzare gli stessi strumenti di risparmio e di debito in tutta l’eurozona. Questo rafforzerebbe la profondità e la liquidità dell’area e la metterebbe sullo stesso piano degli Stati Uniti.
3) Un’unione fiscale e sociale è essenziale:
Avrebbe dovuto accompagnare la nascita della moneta unica 25 anni fa, ma non è stato possibile. La sua assenza crea meccanismi di dumping e di distorsione della concorrenza.
4) Il policy mix richiede maggiori investimenti per realizzare la transizione energetica e recuperare il divario con gli Stati Uniti:
La zona euro, il cui PIL era equivalente a quello degli Stati Uniti nel 2008, soffre oggi di un gap di 1/3 rispetto al dollaro. Il divario in termini di investimenti, R&S e produttività è impressionante (vedi slideshow presentato da Maxime Maury su LinkedIn). Il motivo è semplice: il mix di politiche dell’eurozona è mal adattato. Gli stimoli fiscali sono due volte più forti negli Stati Uniti. L’unico modo per uscire dalla camicia di forza del bilancio, che non è più appropriata, è utilizzare il debito federale per finanziare gli investimenti di transizione.
5) L’Europa deve affermare la propria sovranità e resilienza:
Abbiamo bisogno di un'”Europa del potere” in tutti i settori. Gli armamenti, l’esercito, l’energia, il cibo e i medicinali dovrebbero essere i settori principali.
applicazioni
6) È possibile “far pagare i ricchi” solo a livello europeo:
La tradizione del capitalismo renano o europeo è una tradizione di bassa disuguaglianza e solidarietà.
società solidali. Oggi, in Francia, la scala salariale va da 1 a 1000
tra un’infermiera notturna e un amministratore delegato del CAC 40. La distribuzione dei dividendi (160
miliardi) e le società che riacquistano le proprie azioni (30 miliardi) hanno raggiunto livelli senza precedenti.
hanno raggiunto livelli senza precedenti. Con il rischio di spaventare i capitali, non possiamo più
Non possiamo più affrontare la questione nei ristretti confini della Francia.
In questo senso, a 25 anni dalla nascita dell’euro, il federalismo europeo è una necessità ovvia e urgente.
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Un sincero ringraziamento al dottor Maxime Maury per il suo sostegno al Cercle de Stratégies et d’Influences e per aver contribuito con la sua esperienza al nostro lavoro.
Autore:

Maxime MAURY
“Professore ed ex direttore regionale della Banque de France
Maxime MAURY è professore affiliato alla Toulouse Business School e all’Institut Catholique de Toulouse. Officier des Palmes académiques, tra le sue precedenti posizioni figurano quella di direttore regionale della Banque de France a Tolosa (2016-2019), Clermont-Ferrand (2009-2015) e Caen (2007-2009), e quella di direttore di dipartimento della stessa istituzione a Troyes e Arras.